LA CALABRIA E IL PARCO DEL POLLINO NEL CINEMA

In ordine strettamente temporale, il capolavoro di Michelangelo Frammartino, “Il buco”, è solo l’ultimo ma probabilmente anche il più celebrato e affermato lungometraggio tra quelli girati nel Parco del Pollino e più in generale in terra di Calabria.

Michelangelo Frammartino ha raccontato per immagini le bellezze del Parco Nazionale del Pollino e della cavità naturale dell’abisso del Bifurto girando tra i comuni di San Lorenzo Bellizzi e di Cerchiara di Calabria e ricevendo il Premio Speciale della Giuria alla 78° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia.

 

Oltre al film di Frammartino, però, in questo articolo vogliamo fare un breve excursus cinematografico e ricordare alcune tra le pellicole più famose e rilevanti che hanno avuto come sfondo gli scenari calabresi e, in alcuni casi, proprio quelli del Parco del Pollino.

 

Il primo film ad aver rilevato le potenzialità cinematografiche della Calabria fu “Il lupo della Sila” di Duilio Coletti del 1949 con Vittorio Gassman, Amedeo Nazzari e Silvana Mangano.

Una terra, la Calabria, che si è fatta strada fino ai David di Donatello con “A Ciambra” di Jonas Carpiniano: storie di vita della periferia di Gioia Tauro, povera e fatiscente. Ora la Ciambra non è più il covo isolato di un’umanità invisibile ma una delle più frequentate destinazioni di cinetursimo in Calabria.

Un luogo, certo, dove non si capita per caso.

Così come nella sperduta Africo, seti di “Anime nere” (vincitore di 9 David di Donatello) dove diverse associazioni propongono trekking ed escursioni naturalistiche fra le rovine del borgo fantasma incastonato nell’Aspromonte.

 

Lo stesso fortunato destino capitato ai comuni lucani del Pollino di Castelmezzano e Pietrapertosa che, oltre ad ospitare l’attrazione ormai divenuta famosa del Volo dell’angelo, ha visto svolgersi anche le riprese del film di Massimo Gaudioso, “Un paese quasi perfetto” con Silvio Orlando e Fabio Volo.

Ricordiamo, poi, il road movie di e con Rocco Papaleo, “Basilicata Coast to Coast” e come dimenticare il colossal del 2004 di Mel Gibson dove i panorami biblici di Matera sono stati usati come location perfetta per “La Passione di Cristo”.

 

Non possiamo non citare, infine, la recente serie tv internazionale prodotta da Fox per Sky Atlantic “Trust” dove il regista premio Oscar Danny Boyle racconta la storia del rapimento di Paul Getty interamente girato nel cuore del Pollino (tra Orsomarso e Civita).

 

Molti gli appassionati che fanno cineturismo: viaggiano ispirati da titoli, luoghi e scene memorabili. Il cinema come volano per rilanciare i territori trasformandoli in destinazioni cult, incrementandone il valore e l’economia. Si tratta di una grandissima opportunità per il Pollino, per la Calabria e per la Basilicata, terre scenografiche per dono di natura, che fanno industria culturale con film, serie tv e documentari e che ora puntano ad impadronirsi di un nuovo segmento del turismo.

Le due regioni, con le rispettive Film Commission, stanno cercando di riavviare il settore organizzando una filiera cinematografica completa che utilizzi maestranze locali, che attragga le major, producendo film a “km 0”.

Ma soprattutto producendo nuove economie: si calcola che le troupe lascino il 38% dei costi di produzione nei luoghi in cui si svolgono le riprese.

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